L’opera, datata e firmata, è un autoritratto del pittore, che si ritrae all’età di 63 anni, poco tempo prima della morte, avvenuta il 4 ottobre 1669. In un periodo triste per il pittore, con la vecchiaia che incombeva, la morte della moglie e del figlio, si ritrasse per l’ennesima volta, in questo dipinto dal fondo scuro con il busto di tre quarti, con lo sguardo rivolto verso lo spettatore e il gomito idealmente appoggiato al bordo inferiore della tela, dettaglio che richiama un altro autoritratto, “Autoritratto con camicia ricamata” (1640, National Gallery). Nonostante l’età avanzata, l’artista non aveva perso la sua straordinaria capacità di rendere le emozioni in pittura. Fulcro del dipinto è il viso del pittore, colpito da un raggio di sole, che, grazie alla pennellata ruvida e grezza, con strati di colori spessi e pastosi, restituiscono la pelle di una persona anziana. Il pittore si ritrae con un cappotto rosso/bruno, il quale si presume sia foderato di pelliccia. Inoltre, indossa in testa un berretto. Gli esami eseguiti sul dipinto, dimostrano che Rembrandt, inizialmente, si fosse ritratto con le mani separate e una di esse presentava un pennello, poi, nel risultato finale, eliminato. Tale ripensamento, forse, sottolinea l’intenzione del van Rijn di ritrarsi come un uomo e non come artista, magari per non distrarre l’osservatore dal volto.