Tale ritratto, che nella didascalia della fotografia cui facciamo riferimento viene attribuito a Rembrandt, oggigiorno l’autografo viene discusso. Il dipinto, conservato oggi al Metropolitan Museum di New York, viene attribuito alla cerchia di allievi e collaboratori rembrandtiana o, addirittura, ad un falsario. Il pittore che lo realizza, si rifà apertamente a diversi ritratti autografi del maestro olandese, quali il Ritratto di Titus del 1657 conservato alla Wallace Collection di Londra e all’Autoritratto del 1652 attualmente al Kunsthistorisches Musum di Vienna.
Il dipinto ritrae il figlio di Rembrandt, Titus, morto un anno prima del padre, nel 1668.